Fials: una campagna elettorale utile ?

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Da poche ore si è conclusa la campagna elettorale per il rinnovo del parlamento che ha visto un susseguirsi frenetico di incontri, dibattiti e momenti di confronto con i candidati di tutti gli schieramenti in campo.

Per la FIALS Taranto, che è una delle organizzazioni sindacali più rappresentative nella provincia, nonché maggiore sindacato della sanità pugliese, è stata un’occasione utile per consegnare ai candidati di tutti gli schieramenti politici l’attuale quadro a tinte fosche della sanità tarantina, facendo appello a chiunque avrà l’onere di governare il paese di farsi carico del superamento di tutte le criticità che da sempre denunciamo.

Un sistema sanitario che, post pandemia, esce con le ossa rotte a causa di una precedente programmazione del tutto insufficiente ed aggravata dall’emergenza epidemiologica, che ha colto tutti impreparati, un sistema che ha potuto contare esclusivamente sulla professionalità, sullo spirito combattivo e sull’assoluta abnegazione al lavoro di tutti gli operatori sanitari che da eroi in tempo di guerra sono passati a disturbatori dei manovratori in tempo di pace.

E’ stata comunque un’occasione utile per elencare tutta una serie di problematiche ancora non risolte e per le quali si è richiesto un preciso impegno da parte loro.
In primo luogo, l’annosa problematica della carenza del personale sanitario, tecnico e amministrativo, carenze che evidentemente non possono essere colmate dalle procedure di stabilizzazione dei precari, procedure che risultano essere ferme al palo ed ostacolate dal presupposto fondamentale della loro coerenza con il Piano Triennale del Fabbisogno del Personale e del limite della spesa. Sul punto più volte la FIALS ha chiesto alla ASL di Taranto di procedere ad una “ricognizione reale” di tutto il personale in servizio, al fine di una corretta elaborazione del nuovo piano assunzionale.

Piano assunzionale che deve necessariamente tenere conto dell’incremento dei posti letto del nuovo ospedale San Cataldo e le nuove strutture sanitarie previste dal PNRR. Il Piano assunzionale deve necessariamente tenere conto dell’assistenza domiciliare integrata e dell’assistenza ai pazienti psichiatrici.
Piano assunzionale che deve necessariamente avere riguardo, per la copertura di alcuni profili professionali, di coloro i quali rientrano nelle categorie protette ex LL. 68/99 e 407/98.Molto deve essere ancora fatto, questo è quello che afferma il Segretario Generale Fabio Andrisano, anche in tema di riconoscimento pieno dei diritti dei lavoratori, ad esempio quello relativo al diritto alla mensa aziendale, più e più volte oggetto di rivendicazione sindacale con richiesta di un confronto monotematico.

Molto deve essere fatto in tema della corretta applicazione del CCNL, sia nel comparto della sanità pubblica, sia in quello della sanità privata accreditata.
Molto deve essere fatto per garantire livelli di assistenza quali-quantitativamente adeguati sia per gli ospedali che per le strutture sanitarie territoriali mentre purtroppo ci si accontenta “minimo indispensabile”.

Molto deve essere fatto in tema di verifica e controllo sulle reali condizioni di lavoro del personale impiegato presso le strutture che erogano prestazioni in regime di convenzione con il SSN.
Non vanno al contempo dimenticati, ad esempio, i diritti contributivi negati agli operatori SIS per tutto il periodo precedente al loro passaggio nel comparto pubblico, caduti nel dimenticatoio nonostante le numerose sollecitazioni da parte della FIALS.
Così come non possono essere dimenticate le proposte della FIALS in ordine alla riorganizzazione e del Sistema dell’emergenza urgenza nel suo complesso Pronto Soccorso – SET 118.

Nel contempo cogliamo un segnale positivo, sperando non sia solo di natura elettorale, delle accelerazioni regionali su temi importantissimi come l’internalizzazione del 118 e sulle stabilizzazioni del personale precario, temi che per noi della FIALS rappresentano la stella polare dell’azione sindacale insieme al riconoscimento della dignità del lavoro ed al superamento della precarietà.
Altro segnale positivo viene dalla imminente apertura dell’ospedale San Cataldo che dovrà essere non solo un centro di eccellenza per le cure, ma anche un polo universitario per l’implementazione dei percorsi di studio che accolgano oltre al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia anche i Corsi di Laurea per le professioni sanitarie.

Su questi ed altri temi non meno rilevanti abbiamo chiesto alla politica un impegno comune, rapido e puntuale per una progettualità di ampio respiro che consenta realmente alle organizzazioni sindacali di dare il proprio contributo attraverso una partecipazione attiva, una progettualità che tenga conto dell’evoluzione del tessuto sociale e delle sfide che questo comporta. Come monito valga per tutti l’esempio dell’Ospedale di Manduria, presidio strategicamente importante per il territorio, sia per ragioni prettamente geografiche, sia per ragioni di sviluppo sociale connesse vocazione turistica del territorio, e che invece è stato pian piano spogliato delle sue eccellenze e relegato ad un ruolo secondario nel complesso del sistema sanitario territoriale.

Di sicuro ai nostri associati, che nella stragrande maggioranza sono giovani, rinnoviamo l’impegno e la dedizione per la risoluzione di tutte le evidenti criticità del sistema sanitario attuale, per il giusto riconoscimento delle professionalità degli operatori sanitari e del miglioramento delle loro condizioni lavorative, il tutto nell’ottica di una maggiore efficienza, efficacia e qualità del servizio sanitario offerto ai cittadini utenti.
Solo il tempo potrà dirci se questa è stata una campagna elettorale utile…utile anche agli stessi candidati.


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