Dott. Ssa Anita Lavecchia candidata al consiglio comunale Taranto per la lista Fratelli d’Italia

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Riceviamo e pubblichiamo

Sono una Chinesiologa e mi occupo principalmente di sport a 360°. Il progetto che vorrei portare per questa campagna elettorale è legato a 2 concetti che fanno connubio con lo sport: la salute e la cultura.  

Quindi capitale umano e capitale culturale come pilastri di questo progetto che reggono l’impianto ideologico e programmatico di cui mi sono prefissa l’obiettivo.

A livello europeo molti Paesi hanno dedicato all’argomento sport-salute-cultura, studi e progetti affinché possano essere di sostegno e possano influenzare positivamente i decorsi di alcune malattie come l’Alzheimer o il Parkinson o i malati oncologici e mai come in questo periodo, il Covid ci sta insegnando che il ruolo della cultura e del benessere fisico sia fondamentale nel rimettere insieme tutto quanto il virus ha disgregato. La cultura dà consapevolezze nuove che accompagnano la ricostruzione del singolo e della comunità.

Propongo, attraverso la collaborazione-cooperazione degli enti competenti, la realizzazione presso il nosocomio Moscati reparto Oncologico, di una nuova opportunità di cura e assistenza che permetta alla persona di affrontare le varie forme tumorali con la sicurezza di essere seguiti da un team di specialisti dedicati, e accompagnati nell’intero percorso di malattia unitamente all’attività sportiva. Creare una sala-palestra dove poter svolgere attività fisica con un circuito dedicato al post operatorio o riabilitativo. Studi Scientifici riportano come sia influente l’attività fisica sul sistema immunitario nel cancro.

L’attività fisica deve essere usata come terapia aggiuntiva durante la chemioterapia e radioterapia per alleviare la malattia e i sintomi correlati alla terapia. Sappiamo ormai che l’attività fisica non solo migliora le prestazioni fisiche, ma influenza fattori come la qualità della vita, la depressione e la fatica che sono aspetti secondari alla vera e propria malattia ma che incidono tanto sulla qualità della vita.

Sappiamo che in Italia, ogni anno si ammalano di tumore al senocirca 48 mila donne e si tratta della neoplasia più frequente nella popolazione femminile che causa il maggior numero di decessi in tutte le fasce di età.

Non si può non considerare una vera e propria priorità sanitaria.

Chi viene curata nei centri di senologia specializzati, in cui sono presenti équipe multidisciplinari, tra cui anche personale tecnico sportivo ha più possibilità di guarire con anche una migliore qualità di vita rispetto a chi segue percorsi personali.

Come secondo progetto in ordine di esposizione, e sempre unitamente ed in collaborazione-cooperazione con gli enti competenti, desidererei portare a Taranto la facoltà triennale di Scienze motorie individuando la sua sede nel circolo sportivo Magna Grecia, struttura abbandonata e lasciata alla mercè di tossici, zingari ed extracomunitari. Il nostro territorio ha tutto per poter ospitare una laurea triennale e questo creerebbe un gran movimento culturale-sportivo-giovanile con tutto l’indotto che potrebbe venirsi a creare.

Ovviamente importanti saranno anche gli spazi attrezzati fruibili a tutta la cittàdinaza per le più varie attività sportive libere da poter praticare anche a favore dei diversamente abili e per chi economicamente non ha la possibilità di accedere a strutture private. (vedi inclusione sportiva)

Rendere fruibili e praticabili le strutture come il campo scuola, il parco del mirto a Paolo VI, i campi di calcio comunali del rione Tamburi ecc ecc ecc. Ricordiamoci che i giochi del mediterraneo 2026 sono stati demandati alla città di Taranto e pertanto bisogna farsi trovare pronti per ospitare anche 26 nazioni che si disputeranno su 23 discipline differenti. Le strutture dovranno essere pronte e ricettive molto prima, strutture che una volta terminati i giochi, dovranno continuare a vivere e non essere abbandonate. Quindi lavorare oggi in previsione del domani e il circolo magna Grecia può essere utilizzato per i giochi del mediterraneo per poi continuare il proprio percorso come polo di istruzione universitaria della facoltà di Scienze motorie. Sfruttiamo questo grande appuntamento sportivo come rinascita per ripartire.

Ancora vorrei portare su Taranto un simbolo, una rappresentazione storica e ideologica legata alla tradizione spartana della città attraverso una statua o una grande opera pubblica di impatto che sia di richiamo turistico e culturale. Un simbolo che vede partecipe sempre sport e cultura e che ci lega al territorio, alla fondazione della città avvenuta nel 706 a.C. Un’identificazione. Inserirla all’ingresso della nostra città per identificarci agli occhi dell’ospite. La statua come un elemento della comunicazione, che esprime contenuti di significato in grado di evocare alla mente dell’osservatore un concetto diverso da ciò che il simbolo è fisicamente. Le nostre origini.

Dott.ssa Annita Lavecchia.