Il racconto di un sopravvissuto al Covid-19

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“RINASCERE” presso l’Ospedale “MARIANNA GIANNUZZI DI MANDURIA (TA).


E’ doveroso ringraziare tutto il personale sanitario dell’Ospedale e principalmente il 3^ piano Covid, che mi ha aiutato a superare il mio percorso di lotta personale con il “nostro nemico mondiale .


In particolare ringrazio i medici, gli infermieri, gli ausiliari e gli addetti alle pulizie, il personale dirigenziale che con le “mani fatate” fanno funzionare l’ospedale; che con amore e devozione dimostrano il loro lavoro, posso dire con il cuore che nel periodo dal 24/11/2020 al 17/01/2021 (circa 56 giorni )tutti i medici, gli infermieri, gli ausiliari si sono resi sempre disponibili e rassicuranti su ogni mia domanda, rispondendo con precisione e mettendomi a mio agio, i sanitari si sono dimostrati sempre a disposizione con tutti, aiutano tutti indistintamente, li confortano e rischiano quotidianamente la vita, dimostrando un forte spirito di sacrificio, in ciò che fanno.


La mia odissea è iniziata il 16/11/2020 con febbre, inappetenza, dolori articolari e la saturazione bassa, respiro affannoso e dolori al petto. mia moglie ha allertato il 118 che subito si è reso disponibile e in 15 minuti, trasportandomi all’ospedale di Manduria, ho pensato al peggio, col timore di lasciare sola mia moglie e a ciò che mi aspettava.

Da quel momento degli “angeli” si sono presi cura di me e mi hanno assistito, non abbandonandomi e soddisfacendo ogni mia richiesta. ricordo con affetto i medici, infermieri pronti a dare spiegazioni con molta professionalità

In ospedale sono stato accolto da personale “eccellente”, che ogni giorno ha lavorato senza sosta con le “tute spaziali” e maschere professionali, che impedivano molti movimenti, sudando , e con le maschere protettive appannate. ho condiviso storie, gioie e dolori con tante persone che hanno subito la morte dei propri cari, durante la loro personale lotta tra la vita e la morte per questo virus.

Dopo 56 giorni di degenza i medici preparatissimi nel loro lavoro, seri e scrupolosi mi hanno comunicato che il tampone effettuato risultava negativo, questa è stata la più bella notizia della mia vita, sono riuscito a sconfiggere il “Covid”.

E’stato come “rinascere” .

All’improvviso, il ricordo drammatico della prima notte in ospedale, passato in lacrime perchè tenevo il peggio, è stato spazzato via dalla felicità, e dal pensiero del ritorno a casa e poter riabbracciare mia moglie che mi ha sempre sostenuto e tranquillizzato.