DELINQUENTI FUORI: MA QUANDO E’ TROPPO…

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Avrei potuto scrivere del bordello creato dalla furia giustizialista grillina sull’ex Ilva di Taranto, con quella genialata di togliere lo scudo penale e dare l’alibi a Mittal di…”fare l’indiano”. Ma di ex Ilva sappiamo tutto fin sopra i capelli.

Avrei potuto scrivervi  dell’infinita storia tutta italiana di Alitalia, sempre con lo spettro del fallimento incombente ma mai diventata azienda senza sprechi e produttiva, come tutte le altre (e perché?…).

Avrei potuto scrivere  dell’ex ministro grillino (“Onestà, onestà!”) Elisabetta Trenta per la quale ci sono volute le cannonate mediatiche per farle mollare l’osso della casa statale. O della nuova notizia  – non ancora confermata da un’indagine della magistratura – che l’ex grillina (“Onestà, onestà!”) si sarebbe fatta portare il cane al ministero dall’auto blu. Ma vi avrei guastato inutilmente la digestione.

Avrei potuto scrivere di un altro grillino, quel De Vito presidente del Consiglio comunale di Roma il quale, messo ai domiciliari a marzo per corruzione nell’inchiesta sullo stadio di Roma, appena ricevuta la revoca dei domiciliari (non assolto!!!) si è presentato in Consiglio ed è tornato a presiedere l’assise comunale  della capitale come nulla fosse. Per giunta facendo lo spiritoso citando Enzo Tortora  col suo “Dov’eravamo rimasti”: ma Enzo Tortora era stato scarcerato perché assolto (dico: assolto!) dall’infamante accusa della camorra.

Avrei potuto scrivere  di Gad Lerner che oggi difende strenuamente l’ebrea Liliana Segre dimenticando che negli anni Settanta, da leader di Lotta Continua e vicedirettore del giornale omonimo, andava sotto le finestre del Consolato israeliano di Milano a manifestare contro Istraele, imbarazzando la madre che era segretaria del console…E tutto il coro della sinistra “dura e pura” che ogni 25 Aprile non permette alla Brigata partigiana ebraica di sfilare.

E sapevate che la lobby LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans) da anni cerca di indurre  la Disney a rappresentare Elsa del cortoon Frozen  come lesbica ed ora torna alla carica per Frozen 3 chiedendo che Elsa abbia una “fidanzata”?

Sì, potevo scrivere di tanti temi  importanti. Invece, in ossequio al titolo di questa rubrica, voglio scrivere  da “indignato speciale” di una notizia che non ha avuto spazio nei grandi giornali e nei telegiornali nazionali. Parlo di quello spregevole individuo, un italiano di 30 anni di Gagliano del Capo (Lecce), già pregiudicato, che si è introdotto nella chiesa di Santa Domenica, patrona del paesino leccese di Scorrano, forzando la porta d’ingresso. Ricordiamo che durante i festeggiamenti della patrona, Scorrano esibisce le più belle luminarie tanto da vantare l’appellativo di “capitale d’Italia delle luminarie”. Ebbene, il nostro “eroico” trentenne si è introdotto in chiesa e ha rubato la collana d’oro della Santa e ha ripulito le cassette delle offerte per un totale di 150 euro. Non contento del furto sacrilego, lo spregevole individuo ha orinato sull’altare principale della chiesa. L’uomo è stato riconosciuto dai carabinieri grazie al video di sorveglianza, e la collana è stata recuperata da un “compro oro” (ma guarda un po’!). La vera notizia è che l’autore del furto e del disgustoso gesto sacrilego è stato…denunciato a piede libero. Forse, da cattolico, mi sento profondamente offeso dal gesto e dalla risposta dello Stato. Forse sono io fuori dal mondo, da questo mondo, ma mi chiedo perché mai ancora esistano le carceri, a chi siano destinate quelle strutture, cosa occorra fare, in Italia, per finirci dentro. Forse sono strutture riservate alla minoranza di onesti? O forse (fra poco) saranno riservate solo a chi ritarda il pagamento della tassa sui rifiuti?

Antonio Biella