UE, D’Amato(M5S): sì al recovery fund e no al Mes

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riceviamo e pubblichiamo

“La Merkel è percepita come la padrona dell’Europa. Assieme al suo ex Ministro Von der Leyen, oggi la Germania ha l’occasione di riparare agli errori commessi. Il Covid sia un monito per agire diversamente. Il Recovery fund va approvato subito, servono risorse fresche e a fondo perduto, entro l’anno.

Il Parlamento europeo non accetterà nessun compromesso al ribasso rispetto alla proposta della Commissione che per noi è il minimo che l’Europa possa fare. Queste risorse non possono arrivare dal Mes: la sanità italiana è stata massacrata dall’austerity, aiutarla con lo stesso farmaco sarebbe tragico.

L’Italia ha imparato dai fratelli greci, non svenderemo il Paese con privatizzazioni e liberalizzazioni. Non permetteremo che grandi aziende straniere tedesche, francesi o olandesi depredino beni pubblici e asset strategici. Il Patto di stabilità necessita di una revisione profonda  e non di una sospensione a tempo.

Da italiana, non posso più accettare le offese nei confronti dei miei connazionali, che hanno fatto sacrifici enormi e spesso inutili per far quadrare i conti dello Stato.  Vogliamo un’Europa più competitiva e allora il mercato unico funzioni per tutti. Via i paradisi fiscali e si approvi una base imponibile comune consolidata.

Subito il salario minimo europeo, parità retributiva tra uomini e donne. Con il Green New Deal si dica addio al fossile, basta salvaguardare gli interessi delle lobby del fossile, finanziare grandi industrie inquinanti dell’acciaio e attenzione l’idrogeno del futuro è l’idrogeno verde e non blu. Le risorse del Just Transition Fund vadano alle pmi innovative. L’Europa cambia se ha coraggio e ambizione.

Noi ci siamo, ma a queste condizioni”, così Rosa D’Amato, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in plenaria durante il dibattito sulla Presidenza tedesca alla presenza della cancelliera Angela Merkel.