Il covid-19 oscura mediaticamente le inefficienze della gestione Emiliano

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Riceviamo e pubblichiamo

Dal concorso per O.S.S. ai ritardi biblici nei pagamenti, alla gestione della Cassa Integrazione

L’emergenza sanitaria, che fino ad oggi ha interessato marginalmente la Puglia, rispetto alla drammaticità dei numeri registrati nelle regioni del nord d’Italia, da un lato ha messo in ogni caso a nudo le carenze del sistema sanitario regionale,  con il blocco pressoché totale di ogni attività assistenziale al di fuori dell’epidemia, e il ricorso a soluzioni di fortuna, come il trasferimento di interi reparti ospedalieri in cliniche private; dall’altro ha consentito al governatore di portare a compimento ogni tipo di  operazione finalizzata al raggiungimento dei suoi personali obiettivi politici, godendo dell’oscuramento mediatico dovuto all’interesse prevalente per la emergenza in corso. Capita così, ad esempio,  che si svolga un concorso per 2445 posti di Operatore Socio Sanitario, presso gli ospedali riuniti di Foggia; che a graduatoria definita intervengano dei ricorsi e che, dopo aver annullato in autotutela il tutto, si ricominci da zero ma modificando le condizioni del bando! Ovvero si risolve ogni contenzioso, si fa per dire,  escludendo dal riconoscimento dei titoli l’esperienza maturata in strutture private. Avviene che tutta la vicenda finisca all’esame della III Commissione regionale e, nonostante ciò, si vada avanti con le procedure di assunzione. Alla faccia della trasparenza e della regolarità. Sulla confusione, usando un eufemismo, nella gestione della emergenza sanitaria, non occorre soffermarsi perché in questo caso la cronaca ha abbondantemente riferito di una serie di errori che sono costati in modo significativo in termini di contagi e diffusione dell’epidemia. Con poche idee ma in compenso molto confuse; come quella di imporre il tampone ai turisti che vorranno venire in Puglia, il sistema migliore per affossare definitivamente il settore turistico della regione. Ma non solo; nonostante i tanti proclami e le attestazioni autoreferenziali di efficienza, sin dall’inizio non sono stati dotati dei necessari DPI, non solo gli operatori sanitari, ma anche tutti i coraggiosi operatori delle 400 RSA ed RSSA pugliesi, che sono stati sempre al fianco dei nostri anziani.  Per non parlare delle vicende che riguardano gli adempimenti in termini di pagamenti da parte della Regione, nell’ambito della formazione professionale, ad esempio, dove si attendono ancora  liquidazioni riferite all’anno 2019, né  è dato sapere quando  sarà possibile attivare le procedure per la didattica a distanza. E, ancora: la cassa integrazione per tantissime aziende e lavoratori che sono fermi ormai da marzo, in attesa che la regione produca le determinazioni che consentono di completare l’iter burocratico attraverso l’INPS. Risulta che i tempi si stiano allungando e che, da notizie attinte dai consulenti che seguono le aziende, ci siano anche forti dubbi sul rispetto del criterio cronologico di presentazione delle domande. In ogni caso siamo di fronte a famiglie che sono senza reddito alcuno e che non possono certo attendere i tempi della burocrazia regionale. Altra grave sofferenza è quella di quanti attendono ancora il pagamento dei rimborsi per i danni subiti per calamità naturali. Vorremmo meno annunci, proclami e propaganda e più fatti concreti nei confronti della Puglia e dei Pugliesi! Qualche comparsata tv in meno e maggiore ascolto dei settori che stanno chiudendo definitivamente, dagli ambulanti ai commercianti di generi ritenuti non di prima necessità, dai fornitori di servizi agli operatori del settore turistico, dai lavoratori stagionali a quelli con contratto a tempo determinato che non vedono più alcuna prospettiva. La gente di Puglia vuole risposte. Di fronte a queste e a tante altre carenze della gestione Emiliano, il governatore continua a svolgere la sua campagna elettorale, cavalcando purtroppo anche la grave emergenza in atto. Anche solo pensare di chiedere le elezioni a luglio, come ha  fatto il governatore pugliese, è il segno più evidente di una spregiudicatezza senza precedenti che, se in realtà non stupisce chi lo conosce, lascia tutti basiti e soprattutto preoccupati per le sorti dei pugliesi.

Vice segretari Regionali Lega Puglia

Avv.  Gianfranco Chiarelli – Avv. Giovanni Riviello