MA VOI CI PENSATE?

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Ma voi ci pensate? A Domenica Live, “per caso”, la conduttrice Barbara D’Urso nell’aggiustarsi la gonna (già molto ridotta per una signora sessantenne) ha mostrato (per caso, sempre) le mutandine. La scena, “per caso”, è stata ripresa da un cameraman che – ipotizzo io –  aveva puntato lì la telecamera e si stava facendo un pisolino in diretta. Ovviamente, lo spettacolino  – non proprio degno di una emittente nazionale – è stato mandato in onda in diretta per alcuni secondi e, successivamente, è stato ripreso da cento giornali (con foto) e da mille siti (con replica del filmato).

Il “per caso” non me lo sono inventato io, ma l’ho letto in alcune cronache di giornalisti ormai abituati a mentire anche quando non è necessario. Infatti, suppongo che oltre alla “sbadataggine” della conduttrice e del cameraman, bisognerebbe mettere in conto l’addormentamento dell’intera regia televisiva. Il fatto che io pensi male è giustificato dal noto insegnamento di Andreotti: “a pensar male forse si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…”

MA VOI CI PENSATE? E’ bastato un po’ di can-can sul Def, il documento di programmazione economica e finanziaria del governo, che gli umori degli italiani sono un po’ cambiati. Addirittura – e sottolineo “addirittura” – sia il Pd di Renzi che Forza Italia di Berlusconi hanno guadagnato un punto a testa nei sondaggi.

Marginalmente due considerazioni. La prima è che col giochetto dello spread fecero fuori Berlusconi sostituendolo con quel campione di Monti. Zio Silvio protestò – a ragione, io penso – per anni. Ma vi sembra normale che ora Berlusconi sia in prima fila a dire che il governo gialloverde deve fare le valigie perché sale lo spread? La seconda considerazione è che è bastato questo perché l’un per cento degli italiani dice di voler tornare a votare Renzi… Ma voi ci pensate come sta ridotta certa gente?

MA VOI CI PENSATE? A Biella, in Piemonte, c’è un alto ponte sul fiume Cervo dal quale, ogni tanto, qualche povero disperato si lancia giù. Come fare per salvare tante vite? A qualcuno è venuta l’ideona hanno messo il divieto di  attraversare il ponte a piedi. Logico, no? Un aspirante suicida, temendo di ricevere una multa di 41 euro, rinuncia a raggiungere il centro del ponte per lanciarsi. Geniale!

MA VOI CI PENSATE? Il Papa fa finalmente il Papa e dopo tanta politica sociale, sindacalismo surrogato e mille discorsi sull’accoglienza indiscriminata, ha parlato (ha “tuonato”) di aborto con una chiarezza e una durezza senza precedenti. Ha  detto “E’ come affittare un sicario per risolvere un problema!”;  “Non si deve consentire la soppressione di una vita umana nel grembo materno neanche in nome di altri diritti”. A sentirlo, al tiggì, io sono balzato sulla sedia, felicemente sorpreso.  Ovviamente, poiché a me (cattolico retrogrado, destrorso e ultraconservatore) l’uscita di Papa Francesco ha fatto esultare il cuore, al contrario ha spento milioni di simpatie  in tutto quel mondo fico-progressista che non è mai andato a messa una volta, ma si arroga il diritto di giudicare i Papi. Quel mondo aveva eletto Francesco come una sorta di icona pop, un Santo Padre “à la carte”, come tutta la religione cattolica, dove prendi solo ciò che più ti piace e non sei vincolato al “pasto fisso”. Citando Mario Giordano, “Pensavano di aver piazzato al Vaticano il vice di Emma Bonino o il fratello maggiore di Vladimir Luxuria”. Ora, in un attimo l’hanno buttato giù dal piedistallo progressista. E’ diventato liberticida, fanatico, pronto per prendere la tessera di Forza nuova. E, secondo la Boldrini, “Retrogrado, medievale, misogino, esempio di cultura antiscientifica, uno che usa parole orribili e sadiche, una vergogna”. Benvenuto, Santo Padre, nel club degli sfigati.

Antonio Biella