Sversamenti a gandoli Leporano (TA) . Incontro AQP con consigliere Perrini

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Incontro con i vertici regionali AQP sulla vicenda degli sversamenti di liquami in mare

Finalmente ci sarà un incontro con i vertici regionali AQP sulla vicenda degli sversamenti di liquami in mare presso la baia di Gandoli a Leporano. Il consigliere regionale Perrini: «Su segnalazione del consigliere comunale Pavone mi sono interessato a questa vicenda e vogliamo andare infondo per capire di chi sono le responsabilità di questo scempio ambientale».

Nei prossimi giorni grazie all’interessamento del consigliere regionale Renato Perrini ci sarà un incontro con i vertici regionali di ACQUEDOTTO PUGLIESE sulla vicenda, ormai tristemente nota, degli sversamenti di liquami nella baia di Gandoli che ormai con cadenza ciclica si verificano in quello specchio di mare.

Con il gruppo comunale Leporano Adesso, dice l’avv. Pavone, abbiamo interrogato già dal mese di agosto 2022, il Comune di Leporano, l’Acquedotto Pugliese e l’ASL per capire le cause di questi sversamenti a Gandoli e comprendere quindi le possibili risoluzioni.

Abbiamo fatto tre interrogazioni, un’interpellanza ed anche una raccolta firme (1500 firmatari) , senza però ottenere risposta alcuna.

Grazie all’interessamento del consigliere regionale Perrini qualcosa si è mosso, prosegue Pavone, che negli scorsi giorni (in seguito all’ennesimo sversamento) si è recato presso le pompe di sollevamento site in Gandoli con il vicepresidente della Commissione Sanità Perrini.


 «Da diversi mesi monitoro con ansia e preoccupazione la questione degli sversamenti a Gandoli. Mi sono anche recato sul posto per capire la gravità del problema. La vicenda è molto seria. È a rischio l’incolumità dei cittadini che frequentano quella baia e non è possibile che l’acquedotto se ne disinteressi nel silenzio degli altri enti. Voglio vederci chiaro e voglio intervenire subito» dichiara il consigliere regionale Perrini.

«Ho fortemente voluto un incontro con i vertici AQP. La settimana prossima ci riceveranno. Da sempre – prosegue Perrini -, sono attento alle richieste dei cittadini e se c’è la possibilità di fornire loro un aiuto – conclude – sono il primo a metterci l’impegno».

«Su segnalazione del consigliere comunale Pavone mi sono interessato a questa vicenda e vogliamo andare infondo per capire di chi sono le responsabilità di questo scempio ambientale».

Nei prossimi giorni grazie all’interessamento del consigliere regionale Renato Perrini ci sarà un incontro con i vertici regionali di ACQUEDOTTO PUGLIESE sulla vicenda, ormai tristemente nota, degli sversamenti di liquami nella baia di Gandoli che ormai con cadenza ciclica si verificano in quello specchio di mare.

Con il gruppo comunale Leporano Adesso, dice l’avv. Pavone, abbiamo interrogato già dal mese di agosto 2022, il Comune di Leporano, l’Acquedotto Pugliese e l’ASL per capire le cause di questi sversamenti a Gandoli e comprendere quindi le possibili risoluzioni.

Abbiamo fatto tre interrogazioni, un’interpellanza ed anche una raccolta firme (1500 firmatari) , senza però ottenere risposta alcuna.

Grazie all’interessamento del consigliere regionale Perrini qualcosa si è mosso, prosegue Pavone, che negli scorsi giorni (in seguito all’ennesimo sversamento) si è recato presso le pompe di sollevamento site in Gandoli con il vicepresidente della Commissione Sanità Perrini.


 «Da diversi mesi monitoro con ansia e preoccupazione la questione degli sversamenti a Gandoli. Mi sono anche recato sul posto per capire la gravità del problema. La vicenda è molto seria. È a rischio l’incolumità dei cittadini che frequentano quella baia e non è possibile che l’acquedotto se ne disinteressi nel silenzio degli altri enti. Voglio vederci chiaro e voglio intervenire subito» dichiara il consigliere regionale Perrini.

«Ho fortemente voluto un incontro con i vertici AQP. La settimana prossima ci riceveranno. Da sempre – prosegue Perrini -, sono attento alle richieste dei cittadini e se c’è la possibilità di fornire loro un aiuto – conclude – sono il primo a metterci l’impegno».