Ilva sempre più ostaggio della guerra interna al Partito Democratico Irricevibile la minaccia di chiusura dello stabilimento.

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“Il Comune di Taranto sta valutando di dare mandato ai propri legali di ripresentare opportuna istanza cautelare del suo ricorso innanzi al Tar di Lecce, ora arricchita nelle motivazioni. Sta, inoltre, valutando esposto alla Procura della Repubblica in relazione al diniego degli uffici del Mise circa l’accesso agli atti dell’aggiudicazione Ilva (contratto e piano industriale)…”. Dopo il chiaro no del governo alle proposte della regione Puglia e del Comune di Taranto, arrivato contemporaneamente alla scadenza della presentazione delle liste elettorali, il sindaco di Taranto minaccia nuove azioni giudiziarie, e arriva a prefigurare addirittura la chiusura dell’acciaieria tarantina “…..o si dà soddisfazione piena alle istanze di Taranto o nemmeno la chiusura definitiva dello stabilimento Ilva rappresenta più un tabù per l’Amministrazione comunale….” Lo scontro politico tutto interno al Partito Democratico, rischia di compromettere in maniera irrimediabile il futuro di Taranto e della sua provincia. Da un lato un governo che finora ha solo fatto annunci ma non ha prodotto nulla di concreto; non solo nella vicenda che riguarda l’Ilva, ma anche, in riferimento a diverse altre vertenze in piedi: come quella che riguarda lo sviluppo del porto, l’attivazione dell’area Zes, per non parlare della vicenda CIS, che assomiglia sempre più alla tela di Penelope. Dall’altro l’accoppiata Emiliano-Melucci che continua a sostenere un improponibile braccio di ferro, con scelte molto discutibili ma soprattutto in nessun modo sottoposte alla valutazione dei vari portatori di interesse del territorio. È fuori discussione che l’acciaieria tarantina in questo momento debba essere messa al più presto in condizione di produrre a regime, garantendo occupazione, sicurezza e piena compatibilità ambientale. Occorre quindi un diverso atteggiamento di chi ha la responsabilità di garantire in tempi brevi la definizione degli accordi con il gruppo assegnatario della gestione dell’Ilva. Il governo deve essere garante della continuità occupazionale per tutti i dipendenti diretti e indiretti e della puntuale applicazione del piano ambientale. A questo punto però dovrà essere un altro il governo a farlo. Spetta agli elettori, soprattutto a quelli dell’area ionica, decidere quale.

 

On. Avv. Gianfranco Chiarelli

Taranto , 31-01-2018

Gianfranco Maffucci

Sottufficiale Marina Militare in pensione- fondatore associazione culturale Delfino Blu (1996), promotore per 8 anni consecutivi Premio Città di Taranto, premio rivolto ad artisti, pittori scultori, artigiani, fotografi, provenienti da diversi paesi esteri, premi di poesie. Mostre d’arte varia. Cofondatore blog Blufree. Appassionato da ragazzo di fotografia. Aderisce da anni ad una associazione di Templari (solidarietà e beneficenza)