SE AGLI ITALIANI RESTA SOLO SALVINI…

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Devo necessariamente essere schematico, per cui perdonate il ritmo sincopato e se accenno solo ad alcuni degli argomenti in gioco.

Punto primo – L’Italia è ufficialmente  il Paese di Pulcinella visto che si può disobbedire a leggi, ordini dell’autorità, forzare un posto di blocco, speronare un’unità militare e ricevere libertà e santificazione da un giudice. Viceversa, qualche anno fa un adolescente di Taranto (la mia città) fu processato più volte e più volte condannato per aver rubato una merendina dal banco di un ambulante. Alla fine (non ricordo se addirittura dalla Cassazione) il ragazzo fu assolto per la tenuità del danno. Ma altri giudici avevano detto “Eh, la legge è la legge…!” e avevano usato il pugno duro. Pugno duro sulle merendine, pugno carezzevole sulle Ong miliardarie.

Punto secondo – Qualcuno ha ricordato che il 28 marzo 1997, nel Canale d’Otranto, la corvetta italiana “Sibilla”, nel tentativo di impedire a una  nave carica di migranti albanesi di entrare nelle nostre acqua, speronò la nave Kater i Rades provocando la morte di 83 persone. Il capitano della nave speronata, Namik Xhaferi fu arrestato e condannato a quattro anni. Il Governo (fascista?) era quello di  Romano Prodi, ministro degli interni era Giorgio Napolitano e nessuno alzò un dito o versò una lira in difesa di Namik Xhaferi.

Punto terzo – L’amm. Nicola De Felice ha affermato: “Sono costernato come tutti i veri militari: il Gip di Agrigento non convalida l’arresto della conduttrice Rackete perché la Tunisia non risulterebbe porto sicuro quando migliaia di turisti fanno settimanalmente le crociere in quei porti?. Quindi ha aggiunto: “C’è poi la questione dello speronamento della motovedetta della Guardia di Finanza, azione non sufficiente per finire in galera. La motovedetta della GdF non sarebbe nave da “guerra”? Ma se sono navi militari essendo iscritte nel ruolo speciale naviglio militare, spiega De Felice. Sono equiparate alle navi da guerra, secondo la Cassazione, ai fini della tutela penale riservata ad esse. Nel caso di guerra concorrono al dispositivo navale di difesa marittima! Tutte le motovedette della GdF hanno la bandiera da guerra della Marina Militare!”

Punto quarto – Dal Codice di Navigazione, art. 201: “Le navi mercantili nazionali devono obbedire  all’intimazione di fermata  delle navi da guerra di potenze amiche, giustificando, se richieste, la propria nazionalità”.

Punto cinque – La notizia che molti non vogliono sentire è che Salvini e la Lega sono saliti al 38-40 per cento nei sondaggi; e la Meloni con FdI nel suo piccolo è arrivata al 6,4 per cento a un’incollatura dal 6.5 di Forza Italia in discesa come il Pd che ha fatto di Rakete l’ennesimo “Papa straniero”.

Punto sei – Francamente  fa un po’ pena la foto dei parlamentari di Pd e sinistra varia seduti accanto a Carola alla ricerca mendicante di uno spazio politico. Specie se è vero quanto riportato da Panorama  secondo il quale avrebbero dichiarato “Abbiamo aspettato che la comandante ci chiamasse a bordo”. Roba da “pretty woman” o, meglio, da “pretty men”.

Punto sette – Ah, quasi dimenticavo! Il parroco di Lampedusa, nei giorni in cui la Sea Watch era ferma davanti all’isola, per protesta ha dormito sul sagrato della chiesa. Ha fatto benissimo! Col caldo di questi giorni…Lo attendiamo al prossimo tentativo di sbarco a dicembre.

Antonio Biella