L’IMBECILLITA’ FARA’ ESPLODERE IL MONDO

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Credo di aver già scritto che questa rubrica “Marginalmente” nacque alla fine del  XX secolo (sul quotidiano Corriere del Giorno) per mettere in evidenza le assurdità della vita moderna. In questi poco più di vent’anni, la situazione si è aggravata. Proverò a darne un saggio telegraficamente prendendo spunto da alcuni articoli apparsi in questi ultimi giorni sui giornali.

UOMINI CHE AMANO I TOPI  a Parigi. La capitale francese è invasa dai topi per cui  da due anni il Comune sta impegnando ingenti risorse per un piano sistematico di derattizzazione. Non ci crederete, ma alcuni animalisti si sono opposti  allo sterminio dei ratti. Il bello (brutto!) è che la loro petizione è stata firmata da altre 25mila persone. Io sapevo che alcuni uomini amano le “zoccole” (alcuni si sono anche rovinati…) ma non pensavo fossero tanti. Se avessi una bacchetta magica, metterei una decina di grossi ratti nell’abitazione di ognuno dei 25mila pietosi firmatari della petizione.

SINDACI CHE ODIANO I PICCIONI a Riomaggiore (La Spezia). Di contro, il sindaco del paesino delle Cinque Terre ha emesso un’ordinanza contro chi dà da mangiare ai piccioni, da molti definiti come “topi con le ali”. La particolarità di questo volatile è che, in proporzione al peso, producono più cacca di una mucca o di un elefante. Quindi, dar loro da mangiare per produrre altre “munizioni” è da scemi. La cosa strana è che la sindaca non solo ha portato la sanzione da 50 a 300 euro, ma ha previsto anche la possibilità di un TSO  (trattamento sanitario obbligatorio) che proprio il sindaco può ordinare. Insomma, si rischia di finire con una camicia di forza in ambulanza e via al più vicino manicomio. Scemi va bene, ma addirittura pazzi?

E A PROPOSITO DI CACCA va segnalata un’assurdità tutta italiana: il Corriere del Mezzogiorno informa che in Campania sono in funzione 150 depuratori ma soltanto cinque sarebbero in regola. La stessa ex capitale del Regno borbonico,  Napoli, scarica direttamente nel decantato golfo le fogne di alcuni quartieri. Poi ci sorprendiamo se qua e là, in Italia, cade qualche ponte.

LA SINISTRA E’ UGUALE DOVUNQUE, ovviamente a partire dai grandi Stati Uniti. Per le elezioni di medio termine che si terranno prossimamente, i Democratici americani hanno già la strategia secondo loro vincente. Primo botto: in Vermont candiderà a governatore un transessuale; seguono due candidate musulmane  in Michigan e Minnesota; la prima candidata afroamericana in Connecticut; la prima native-american (leggi pellerossa, la squaw della nostra infanzia) ma stavolta in versione lesbica – che fa più figo – nel Kansas; e a seguire oltre una dozzina di altri rappresentanti Lgbt che, per i più retrogradi,  è l’acronimo di “lesbiche, gay, bisex e transessuali. Chissà che faranno Renzi, Martina & soci alle prossime europee pur di scimmiottare i “compagni” americani: troveranno una “native” molisana lesbica? Un afro-calabro-lucano trans operante sulla tangenziale milanese? Un vescovo cattolico sposato e passato alla fede di Maometto? Ce lo auguriamo per loro.

E se avete “in gran dispetto” la CLASSE POLITICA in generale, dovreste ricredervi. In Abruzzo, prima di Ferragosto, il Consiglio regionale ha fatto gli straordinari (persino tre commissioni convocate nello stesso giorno) per approvare d’urgenza una nuova legge. Di che tratta? Di “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’arrosticino”. Altro che le chiacchiere! In Abruzzo non si fa aria fritta ma…pecore arrosto.

Antonio Biella