L’ATEA EUROPA “UCCIDE” GLI ORATORII(DA MARGINALMENTE)

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L’avvocato Generale della Corte di giustizia europea ritiene che l’Ici abolita in Italia agli immobili della Chiesa (adibiti a usi non commerciali) sia un “aiuto di Stato”. Quindi, la Corte dell’Ue potrebbe chiedere all’Italia di far pagare alle parrocchie o alle curie, l’imposta comunale sugli immobili, compresi gli arretrati a partire del 1° gennaio 2012. Euro più, euro meno, circa 4-5 miliardi di euro di arretrati.

Se la Corte europea accoglierà la richiesta dell’avvocato generale (un belga), significa che la Chiesa cattolica italiana dovrà sborsare cifre astronomiche per gli oratorii, le scuole (quelle cattoliche sono nel mirino della sinistra da mezzo secolo) le palestre, gli auditorium, le sale per il catechismo, per l’Azione Cattolica, per gli scout, ecc.: tutto ciò che serve per l’attività educativa degli adulti e soprattutto dei giovani. Se così sarà, le parrocchie saranno costrette a disfarsi dei locali non di culto, magari vendendoli o fittandoli…all’Arci. Speriamo che San Giovanni Bosco li illumini (magari anche con un piccolissimo fulmine, che fa tanta luce…)

STUPRANO 15ENNE: DIVERRANNO PIZZAIOLI

Orrenda sentenza, l’altro giorno, a Napoli. Tre minori erano stati arrestati a ottobre per uno stupro di gruppo ai danni di una 15enne. Non contenti, successivamente l’avevano anche insultata e minacciata via Facebook. Arrestati, hanno scontato appena sei mesi di riformatorio perché il giudice delle indagini preliminari ha deciso che fosse meglio che i tre uscissero per seguire (obbligatoriamente, però…!) un corso per diventare pizzaioli. Una sentenza che ha suscitato sgomento e orrore nella vittima, nei genitori e in chi crede che l’impunità, in Italia, sia all’origine della leggerezza con cui si compiono reati anche gravissimi come lo stupro di una ragazzina quindicenne. Ma è più esecrabile il giudice che ha emesso questa sentenza, o gli schifosi parlamentari che fanno a gara ad approvare le leggi buoniste che certi giudici applicano?

MIRACOLO: GUARISCE CON L’ELEZIONE

Interessante la scoperta fatta da Le Iene sulla “soffiata” di una persona che ha voluto conservare l’anonimato. Si tratta di una nuova senatrice pentastellata che per quasi un anno aveva marcato visita ed è improvvisamente guarita con la candidatura poi evoluta in elezione a Palazzo Madama. La donna, una dirigente dei Servizi sociali di un Comune del Sassarese, si era assentata dal lavoro per 246 giorni di fila fino al 2 febbraio quando, accettando la candidatura al Senato dal M5s, si è miracolosamente ristabilita.

Per oltre otto mesi la donna non aveva potuto lavorare perché – come recitavano i certificati medici – soffriva di “stress da lavoro”.  Certo, l’ufficio comunale è una cosa che genera stress, mentre una bella poltrona in Senato…rilassa. E come!

SILVIO: UN MITO AI GIARDINETTI?

Se ne ho da ridire io, credo che il fatto sia serio. Conferenza stampa al Quirinale dopo l’incontro col Capo dello Stato: Salvini al centro, col microfono, Berlusconi (e la Meloni) di lato. Mentre Salvini legge il testo comune, Silvio fa gesti inopportuni: sottolinea con le mani, annuisce con la testa, conta con le dita. Chiaro messaggio non verbale. Quando la delegazione fa per uscire di scena, Silvio svicola di lato, con una mano spinge più in là i due alleati e con una piroetta s’impossessa avidamente del microfono come un lattante fa col biberon. Non importa quello che dice, importa quello che ha fatto: proprio LUI (?!?) con quella disperata ricerca di visibilità? Lui, che per oltre vent’anni è stato un mito per milioni di italiani che si riconoscevano e si riconoscono negli ideali e nei valori del centrodestra?  Io non sono d’accordo con chi afferma che i miti devono morire giovani. Ma anche un James Dean affannato ai giardinetti mi fa lacrimare il cuore.

Antonio Biella